curato da

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La Fondazione Giovanni Agnelli è un istituto indipendente di cultura e di ricerca nel campo delle scienze umane e sociali. È stata fondata nel 1966 dalla Fiat e dall’IFI, che le hanno conferito il patrimonio, in occasione del centenario della nascita del Senatore Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat. Ha sede a Torino. La Fondazione non ha scopo di lucro. Lo statuto le assegna il compito di “approfondire e diffondere la conoscenza delle condizioni da cui dipende il progresso dell’Italia in campo economico, scientifico, sociale e culturale” e di operare a sostegno della ricerca scientifica. È una fondazione di tipo ‘operativo’ che promuove e realizza ricerche, organizza seminari e convegni, pubblica i risultati dei propri studi. La Fondazione è dalla sua nascita presente nel dibattito culturale italiano ed europeo con la finalità di contribuire con le proprie ricerche alla comprensione dei cambiamenti della società italiana e alla definizione di policies che permettano la crescita economica e civile del Paese nel contesto europeo e globale. Si rivolge e dialoga in piena autonomia con i soggetti della società civile e della cultura italiana, con le forze politiche ed economiche, con le istituzioni pubbliche. A partire dal 2008 la Fondazione ha scelto di concentrare le proprie attività di ricerca sui temi dell’education (scuola, università, lifelong learning), nella convinzione che la qualità del capitale umano e il miglioramento dell’equità, dell’efficacia e dell’efficienza del sistema educativo siano condizioni necessarie del benessere dell’Italia, della sua coesione sociale e della realizzazione personale e professionale dei cittadini, in particolare, delle giovani generazioni. I principali risultati del suo lavoro di ricerca sono in questi anni confluiti nelle edizioni del Rapporto sulla scuola in Italia pubblicati da Laterza.

2. 

 

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L’Associazione Arteco nasce nel 2010 sulla base delle esperienze dei soci fondatori nel campo della tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e della promozione di giovani artisti, nella consapevolezza che tale patrimonio – quello storicizzato al pari di quello contemporaneo – sia un insieme organico di opere, strettamente legato al territorio che lo ha prodotto e che rappresenti un elemento portante della società civile. I progetti condotti da Arteco si propongono di sostenere da un lato la collaborazione tra le eccellenze giovanili, attraverso il dialogo tra diverse forme artistiche, dall’altro lo scambio tra i giovani artisti e la realtà culturale e sociale che li circonda. I principali strumenti attraverso cui Arteco opera sono l’organizzazione e la curatela di eventi espositivi e lo sviluppo di attività formative e didattiche. 1,2,3 click è curato da: Beatrice Zanelli e Annalisa Pellino.

 

3. Con la collaborazione di:

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Daniele Campobenedetto. Architetto, si laurea nel 2011 presso i politecnici di Torino e di Milano, e nello stesso anno consegue il diploma dell’Alta Scuola Politecnica. Si forma, tra le altre, presso ENSA Paris Malaquais (2010) e la Tongji University di Shanghai (2012). Attualmente è dottorando presso l’Université Paris Est e il Politecnico di Torino, dove svolge anche attività didattica e si occupa di formazione. Collabora con studi torinesi e parigini nel campo della rifunzionalizzazione di edifici storici.
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auroraMeccanica è uno studio di produzione audiovisivi fondato a Pisa nel 2007. Nel gennaio 2008 aurora si trasferisce a Torino dove apre, insieme ad altri artisti, l’Ohne Titel Lab, laboratorio indipendente di ricerca artistica sito nel cuore del quartiere San Salvario. Un vario e tortuoso percorso da autodidatta a cavallo tra sperimentazione tecnologica, ricerca estetica ed impegno sociale, porta il gruppo verso ambiti di carattere artistico: i lavori si concretizzano prendendo forma di installazioni interattive. Ogni esposizione, sia collettiva che personale, si trasforma in un progetto unico ed affascinante durante il quale aurora prende per mano il visitatore e lo accompagna in un percorso dove il protagonista non è l’opera ma lo spettatore stesso. L’estetica e la poetica si esprimono attraverso una partecipazione attiva del pubblico, stupore e coinvolgimento emotivo non sono il fine ultimo dei lavori ma diventano chiavi di lettura per una profonda riflessione etica prima che estetica del lavoro. aurora è composta da Fabio Alvino (1988), Roberto Bella (1983), Carlo Riccobono (1982), un Foggiano, uno Spezzino e un Milanese.